Quando parliamo del cromo necessario per il nostro metabolismo, ci riferiamo alla sua forma trivalente (Cr3+ o Cr(III)). Esso è ovunque intorno a noi; nell’aria, nell’acqua, nel suolo e largamente presente negli alimenti. Come altri oligominerali la sua quantità nel cibo è scarsa e varia in base all’esposizione al cromo nell’ambiente e alla loro lavorazione.
Il significato biologico del cromo venne alla luce alla fine del 1950 quando venne scoperta la capacità del lievito di birra di mantenere il normale livello degli zuccheri nel sangue dei ratti, prevenendo così l’invecchiamento.
Venne identificato come elemento attivo un complesso organico del cromo che venne chiamato ‘Fattore di tolleranza al glucosio’ (Glucose Tolerance Factor, GTF). La natura precisa del GTF e il meccanismo con il quale stimola la funzione dell’insulina nel corpo non sono ancora, tuttavia,
del tutto conosciuti.