Il supporto familiare è fondamentale nella vita di ogni bambino e/o adolescente.
In particolare, il supporto della famiglia diventa determinante nelle terapie per ragazzi e ragazze che soffrono di disturbi alimentari quali l’anoressia.
Oggi infatti si parla di family-based treatment (FBT) ovvero trattamento che prevede il coinvolgimento dei genitori.
Una terapia di questo tipo affida ai genitori il compito di gestire l’alimentazione del proprio figlio ed eventualmente di modificare lo stile educativo adottato sino a quel momento.
Ad esempio, i genitori devono effettuare delle scelte alimentari per il figlio e controllarlo da vicino costantemente in una misura che spesso non coincide con l’età del figlio stesso.
Se da una parte questa strategia può funzionare, dall’altra però potrebbe portare l’adolescente a scontrarsi con la famiglia in quanto si sente privato della propria autonomia e libertà di decidere.
È evidente che si tratta di una situazione stressante sia per il ragazzo o la ragazza che soffre sia per la famiglia che deve convivere con il disagio del figlio e tutto ciò che ne consegue.
Le dinamiche familiari pertanto tendono a modificarsi e, spesso, a complicarsi.
Diverse ricerche hanno mostrato che il family-based treatment può essere efficace.
Tuttavia, è stato anche dimostrato che molte famiglie lamentano un decremento della soddisfazione coniugale che si riflette poi in un peggioramento nella misura della psicopatologia del disturbo alimentare.
L’unione familiare è indispensabile per aiutare i figli a superare un disordine alimentare.
Pertanto, intervenire anche a livello coniugale può essere funzionale sia per il figlio che per la coppia.
Fonte: Eating Disorders Review