La traduzione letterale di ‘Craving’ è brama.
Precisamente, si intende la brama o il desiderio irrefrenabile di un determinato alimento.
Il craving può assumere le stesse caratteristiche della compulsività, soprattutto in presenza di particolari stimoli visivi e rinforzi.
In molte persone si riscontra il ‘carbohydrate craving obesity’ (CCO) ovvero un desiderio incontrollabile e ossessivo di carboidrati.
Questa ricerca ossessiva dei carboidrati può dipendere da disordini psicologici, dal tono dell’umore e molto altro.
Infatti, sono molti gli alimenti che agiscono sul tono dell’umore migliorandolo.
Solitamente, i cibi con un quantitativo maggiore di carboidrati producono il buon umore e incidono positivamente sullo stato emotivo.
L’umore è regolato da una serie di neurotrasmettitori, quali la serotonina, che ha un effetto antidepressivo e rilassante.
La serotonina viene prodotta in quantità maggiori quando un individuo consuma un pasto a base prevalente di carboidrati.
L’effetto sull’umore, tuttavia, è temporaneo e si smorza brevemente. Questo comporta un’assunzione sempre maggiore di carboidrati per poter riprodurre le sensazioni di piacere e rilassamento.
I rischi sono l’assuefazione e lo sviluppo di un disordine o dipendenza alimentare.
E’ fondamentale assumere carboidrati ma è bene limitarsi e non eccedere se si vuole mantenere il proprio benessere psicofisico.