I disordini alimentari quali anoressia, bulimia e binge-eating oggi rappresentano alcune delle principali cause di morte.
Essi sono molto diffusi soprattutto tra i giovani adolescenti che avvertono le pressioni dei pari e vogliono soddisfare le aspettative sociali, dettate dai numerosi influencers sui social e dai diversi messaggi che vengono trasmessi online.
I disordini alimentari sono principalmente dei disagi mentali, oltre che fisici. Essi originano nella mente e si manifestano poi con sintomi fisici ai quali si possono accompagnare depressione ed eventuali forme di dipendenza.
In America, è stato riscontrato che nonostante i tentativi di cure e terapie, chi soffre di un disagio alimentare grave difficilmente guarirà completamente.
A questo proposito, molti psicologi e ricercatori si stanno impegnando nella ricerca di metodi alternativi e funzionali che non coinvolgano solo la persona singolarmente.
Si parla infatti oggi di terapia comportamentale online che prevede delle sessioni di chat settimanali e delle terapie di gruppo face-to-face.
Altra possibile strategia individuata dai ricercatori è quella basata sulla coppia: si tratta di interventi di coppia simili a quelli adottati per la depressione, i disturbi d’ansia e le dipendenze.
È un programma che guida il partner sano ad intervenire ed aiutare nel modo migliore nella riabilitazione.
Anche le terapie supportive familiari sono funzionali ed efficaci, soprattutto per i familiari degli adolescenti.
Inoltre, l’obiettivo di molti psicologi è quello di aumentare i programmi di prevenzione estendendoli anche sui social che, oggi, sono il punto di riferimento di quasi tutta la popolazione.
Intervenire tempestivamente sui disordini alimentari aiuterà la persona a non sviluppare il disturbo in una forma grave e ad evitare sofferenze e problemi di natura sociale e relazionale.
L’appoggio della famiglia, degli amici e del partner, in questi casi è sicuramente di aiuto.
Fonte: American Psychological Association