Il BED (binge eating disorder) è uno dei principali disturbi del comportamento alimentare.
Da recenti indagini è stato addirittura riscontrato che il BED è più diffuso di anoressia e bulimia.
Il BED consiste in episodi di perdita di controllo davanti al cibo.
Negli episodi di binge si mangia più rapidamente del normale e ci si abbuffa di qualsiasi alimento (dolce, salato, alimenti surgelati) non rendendosi conto delle calorie che si assumono e di cosa si mangia.
Si tratta di episodi per i quali la persona non è più consapevole di ciò che fa se non dell’intenzione di mangiare quanto più possibile.
Il tratto distintivo del BED è proprio la mancanza di controllo o autocontrollo.
Tuttavia, la persona prova vergogna e sofferenza interiore, si sente colpevole e depressa.
Chi ha episodi di questo tipo, nonostante la vergogna e il senso di frustrazione, non mette in atto pratiche per espellere e bruciare le troppe calorie.
Nei casi di bulimia, invece, si ricorrerebbe a qualsiasi tecnica compensatoria a seguito delle abbuffate.
Per poter diagnosticare il BED l’episodio di binge deve verificarsi almeno una volta a settimana per un periodo di 3 mesi.
Questo disturbo può presentarsi in comorbidità sia con patologie mediche che psichiatriche.
Tra queste ricordiamo le dipendenze, un trauma, un’infanzia difficile.
Nonostante l’interesse comune, in casi di disturbi alimentari, si concentri su anoressia e bulimia, bisogna considerare che anche il BED è un grave disturbo con altrettante gravi conseguenze.
Come nei casi di anoressia e bulimia, si può comunque intervenire e intraprendere delle terapie per affrontare e superare il problema.
Il BED, così come anche altri disturbi simili, compromettono l’equilibrio fisico e psichico della persona. È bene, dunque, intervenire e richiedere aiuto per poter recuperare la propria stabilità fisica, psichica ed emotiva.
Fonte: Elizabeth Wassenaar, Julie Friedman, Philip S. Mehler