Il cibo è espressione di una cultura.
Il valore culturale attribuito al cibo mette in evidenza le differenze tra popoli e i differenti approcci nei confronti dell’alimentazione.
L’arte culinaria si tramanda di generazione in generazione: pensate a quando le vostre nonne non vedevano l’ora di mostrarvi come mettere le mani in pasta e trasmettervi le ricette di un tempo.
Così come si tramandano le ricette, si tramandano anche le abitudini e gli stili alimentari che possono essere più o meno corretti.
La tradizione culinaria e la cultura alimentare si accompagnano poi anche ad una serie di aspetti psicologici e sociali.
Il cibo esprime chi siamo, il nostro modo di essere e di relazionarci con gli altri tanto che un disturbo alimentare potrebbe essere ricondotto ad una difficoltà di instaurare relazioni interpersonali o insoddisfazione del proprio corpo o di altri aspetti della propria vita.
Il cibo è anche intriso di un valore sociale in quanto è un momento di aggregazione e condivisione: pensate ai pranzi domenicali o alle grandi tavolate in pizzeria per festeggiare un qualsiasi evento!
In generale il cibo è una presenza costante nella nostra vita ma è bene non considerarlo come priorità.
Ovviamente bisogna apprezzare la propria cucina, i piatti tipici, difendere e conservare le tradizioni ma non bisogna dimenticare l’importanza di condurre uno stile di vita alimentare sano ed equilibrato.
Un buon rapporto con il cibo permette di sviluppare anche un buon rapporto con noi stessi e gli altri.