Corretta Alimentazione e riduzione di malattie

Una corretta alimentazione riduce il rischio di malattie renali.

I reni sono 2 organi situati ai lati della colonna vertebrale.

Essi svolgono importanti funzioni nel nostro organismo, ad esempio:

  • Eliminano le sostanze di scarto
  • Regolano l’equilibrio idrico nel corpo
  • Regolano la concentrazione ematica di potassio, sodio, calcio magnesio
  • Producono ormoni in grado di regolare la produzione di globuli rossi

Il funzionamento di questi organi dipende, in larga parte, dall’alimentazione.

L’Università americana di Baltimora, monitorando le abitudini alimentari di alcune persone, ha stimato la probabilità di sviluppare o meno malattie renali.

Chi segue una dieta a base di vegetali ‘sani’ e riduce al minimo l’assunzione di zuccheri, ha il 14% di probabilità in meno di sviluppare malattie renali.

Chi, invece, consuma raramente alimenti vegetali ma assume elevate quantità di zuccheri, ha una probabilità dell’11% di incorrere in complicanze renali.

La dieta ideale per prevenire questa, e altre malattie, prevede un consumo di frutta, verdure a foglia verde, patate dolci e cibi integrali.

Bisogna invece evitare bibite zuccherate, succhi di frutta come sostituti della frutta, caramelle, dolci e carboidrati in eccesso.

I reni, così come altri organi del nostro corpo, dipendono dalle nostre scelte alimentari.

Più attenzione per gli alimenti vuol dire più attenzioni e cure per il nostro corpo.

Fonte: Popular Science

BED: BINGE EATING DISORDER

Il BED (binge eating disorder) è uno dei principali disturbi del comportamento alimentare.

Da recenti indagini è stato addirittura riscontrato che il BED è più diffuso di anoressia e bulimia.

Il BED consiste in episodi di perdita di controllo davanti al cibo.

Negli episodi di binge si mangia più rapidamente del normale e ci si abbuffa di qualsiasi alimento (dolce, salato, alimenti surgelati) non rendendosi conto delle calorie che si assumono e di cosa si mangia.

Si tratta di episodi per i quali la persona non è più consapevole di ciò che fa se non dell’intenzione di mangiare quanto più possibile.

Il tratto distintivo del BED è proprio la mancanza di controllo o autocontrollo.

Tuttavia, la persona prova vergogna e sofferenza interiore, si sente colpevole e depressa.

Chi ha episodi di questo tipo, nonostante la vergogna e il senso di frustrazione, non mette in atto pratiche per espellere e bruciare le troppe calorie.

Nei casi di bulimia, invece, si ricorrerebbe a qualsiasi tecnica compensatoria a seguito delle abbuffate.

Per poter diagnosticare il BED l’episodio di binge deve verificarsi almeno una volta a settimana per un periodo di 3 mesi.

Questo disturbo può presentarsi in comorbidità sia con patologie mediche che psichiatriche.

Tra queste ricordiamo le dipendenze, un trauma, un’infanzia difficile.

Nonostante l’interesse comune, in casi di disturbi alimentari, si concentri su anoressia e bulimia, bisogna considerare che anche il BED è un grave disturbo con altrettante gravi conseguenze.

Come nei casi di anoressia e bulimia, si può comunque intervenire e intraprendere delle terapie per affrontare e superare il problema.

Il BED, così come anche altri disturbi simili, compromettono l’equilibrio fisico e psichico della persona. È bene, dunque, intervenire e richiedere aiuto per poter recuperare la propria stabilità fisica, psichica ed emotiva.

Fonte: Elizabeth Wassenaar, Julie Friedman, Philip S. Mehler

CIBO E AMBIENTE: che legame intercorre tra i due?

Cibo e ambiente sono due sfere apparentemente differenti.

Obesità, denutrizione e cambiamenti climatici sembrano, problemi a sé stanti e senza alcun legame. Invece, esse sono strettamente correlate.

Proprio il cibo e l’ambiente a rappresentano le tre principali minacce per la popolazione mondiale.

Basti pensare, infatti, che la produzione di massa di cibi lavorati e raffinati e privi dei nutrienti necessari all’organismo è causa sia di obesità e malnutrizione, sia di emissioni di gas serra che incidono sui cambiamenti climatici.

Una commissione di esperti di agricoltura, salute, alimentazione ed economia sta sollecitando lo stanziamento di fondi per far fronte a questa situazione.

Il tentativo della commissione è quello di investire su tecniche di allevamento sano e sostenibile e di fornire sussidi da destinare alle energie rinnovabili e ai trasporti sostenibili.

Limitare, ad esempio, l’utilizzo di auto o altri mezzi e spostarsi a piedi, è un modo per mantenere attivo il proprio corpo e ridurre le emissioni di gas.

Inoltre, preferire alimenti sani e ricchi di nutrienti gioverà alla salute ed eviterà l’insorgere di malattie o disturbi alimentari.

I cibi particolarmente raffinati e zuccherati potrebbero creare delle dipendenze alimentari che comprometterebbero la salute fisica e mentale di una persona.

È importante aver cura del proprio corpo, porre attenzione allo stile alimentare e all’ambiente in cui viviamo.

Fonte: Popular Science

IL CIOCCOLATO: DALLE ORIGINI AD OGGI

Il tanto amato e gustoso cioccolato quanti anni ha?

Il cioccolato ha deliziato le papille gustative per secoli. Le primissime piantagioni di cacao si trovavano in Sud America e, negli anni, si espansero fino all’America Centrale.

I semi di cacao venivano utilizzati come monete di scambio ma anche per preparare bevande da consumare durante feste e banchetti.

La coltivazione più importante per le popolazioni dell’America Centrale era la Theobroma cacao che prevedeva diverse varietà.

Molte ricerche hanno rilevato che la maggiore diversità di questa piantagione si ritrova in Sud America e studi archeologici dimostrano che queste popolazioni utilizzavano il cacao addirittura tra 5300 e 2100 anni fa.

Insomma, il cacao e il cioccolato hanno origini antichissime.

Oggi le varietà di cioccolato sono innumerevoli e ce n’è per tutti i gusti: fondente, bianco, al latte, con le nocciole, all’arancia…

Il cioccolato è sicuramente uno degli alimenti maggiormente gradito e in quanto tale potrebbe portare ad un abuso nel suo consumo. Mangiare troppo cioccolato è dannoso per la salute e potrebbe innescare dei meccanismi di assuefazione, tipico degli alimenti con molti zuccheri.

Tuttavia, il cioccolato, soprattutto fondente, presenta anche proprietà benefiche per l’organismo.

Tra i principali benefici ricordiamo quelli associati alla memoria, alle capacità cognitive, all’attenzione, all’umore e al sistema cardiovascolare.

 

Fonte: Popular Science

LA ‘TRISTE’ VERITA’ SU ALCUNI ALIMENTI

“Tutto ciò che è buono fa ingrassare”: nulla di più vero.

La pizza, il cioccolato, le patatine, il gelato, i dolci sono alcuni dei cibi più gustosi, il cui solo pensiero fa già venir l’acquolina in bocca.

Ma perché questi alimenti ci piacciono così tanto? Cos’hanno di speciale?

A questa domanda ha risposto l’Università del Michigan con una ricerca che conferma l’ipotesi per cui i cibi altamente trattati e industrializzati creano dipendenza tra i consumatori.

Negli anni sono stati diversi gli studi condotti, anche su animali, che hanno evidenziato come i cibi con grassi e zuccheri aggiunti e contenenti farine bianche portino i consumatori a sviluppare comportamenti di vera e propria dipendenza dal cibo. Invece, i cibi privi di grassi e zuccheri non suscitano la stessa reazione di dipendenza.

Molti ricercatori insistono sulla tossicità di questi alimenti e sull’impatto negativo che possono avere nell’educazione alimentare di bambini e ragazzi. Essi infatti vengono attirati dalle pubblicità e dalle strategie di marketing che mirano a creare dipendenza da cibi poco sani.

Nicole Avena, una delle autrici dello studio citato, sottolinea l’importanza di capire quali siano i cibi che creano maggiore dipendenza in modo da individuare le possibilità di intervento e trattamento. La dipendenza da cibo può essere paragonata a qualsiasi altro tipo di dipendenza, ad esempio da alcol, sostanze, fumo, ecc.

L’educazione alimentare non va sottovalutata: essa incide su diversi aspetti comportamentali della persona e nelle relazioni con gli altri.

 

Fonte: State of Mind

L’ORMONE DEL BUONUMORE

Il cosiddetto ormone del buonumore è la serotonina. Si tratta di un ormone responsabile di molte funzioni fisiologiche e del nostro buon umore; pertanto merita di essere conosciuto.

La serotonina regola il ritmo circadiano sonno-veglia, è responsabile del controllo dell’appetito e del senso di sazietà e regola anche il comportamento sessuale.

Capita a tutti di sentirsi giù di morale e percepire un calo dell’umore: ad esempio le donne avvertono questa sensazione in fase premestruale che le porta ad avvertire l’esigenza di ricercare cibi dolci, in primis il cioccolato.

Proprio il cioccolato contiene e favorisce la produzione di serotonina che è in grado di riportare alto il morale.

Tuttavia, troppo cioccolato fa male e la mancanza di serotonina non vale come giustificazione.

La serotonina però può essere prodotta da altre sostanze contenute in numerosi alimenti quali la banana, l’ananas, il salmone, i ceci, le uova. Questi alimenti, oltre ad esser sani e rientrare in un coretto ed equilibrato piano alimentare, aiutano a mantenere la giusta energia durante il giorno nonché il buon umore.

Talvolta i disturbi dell’umore possono essere superati modificando le proprie abitudini alimentari e introducendo alimenti sani e ricchi di sostanze nutritive, alcune delle quali porteranno alla produzione della serotonina.

Fonte: Epub

http://www.alimentalmente.it